Si è aperta da pochi giorni alla GAM – Galleria civica di Arte Moderna di Torino, la mostra Un racconto di Berlino, 1981 sul viaggio nella capitale tedesca di Bobo, personaggio dei fumetti inventato da Sergio Staino nel 1979.
Sergio Staino ha alcuni problemi di vista quando inventa Bobo, uomo corpulento, barbuto e dagli occhiali spessi che con la sua ironia e il suo acume da membro disilluso della generazione di sinistra degli anni ’70 commenta i fatti e i cambiamenti della società dell’epoca.
E’ con questo spirito critico che Staino realizza le oltre 130 opere esposte alla GAM di Torino, che nacquero dopo il viaggio a Berlino fatto da Staino su invito di Detlef Heikamp, storico dell’arte berlinese e ammiratore del disegnatore toscano.
Partito con l’intento di disegnare l’aspetto di questa città, Staino si trova ad assistere a una vera e propria pagina di storia, la trasformazione di Berlino Ovest, registrandone i cambiamenti che la ricostruzione urbanistica stava operando nel tessuto sociale. Come dice lo stesso Staino: “Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa“.
Le insegne luminose al neon, i negozi alla KaDeWe strapieni di merci, i turisti e i caffè alla moda davano l’impressione di una città vitale e pulsante, che sembrava non conoscere le conseguenze della violenta separazione della Germania e della stessa capitale. Ma appunto di impressione si tratta, perchè nelle vignette in cui Bobo non è protagonista, ma osservatore delle vicende disegnate, l’atmosfera di opulenza si perde e al suo posto si trovano la desolazione e la malinconia della periferia di Berlino, come lo stesso Staino racconta: “Avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l’atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell’Ovest e la tristezza poliziesca dell’est si facevano evidenti“.












E’ chiaro l’intento di questa mostra di voler restituire al pubblico un capitolo del celebre vignettista italiano poco conosciuto al grande pubblico, approfittando anche della concomitante celebrazione che quest’anno la capitale sabauda organizza per Berlino.
Per approfondire i temi della mostra, la GAM ha organizzato inoltre un ciclo di incontri con l’autore e diversi personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e della società. Il primo dei quali, dal titolo Incontro con Sergio Staino, si terrà il 25 febbraio alle 18.30 e vedrà la partecipazione di Lella Costa, scrittrice ed autrice teatrale, e di Maurizio Boldrini, grande esperto di Staino.
Il secondo incontro LA SINISTRA E LA SATIRA – Un’antica passione, un persistente dilemma si terrà martedì 10 marzo, mentre il terzo e ultimo appuntamento, REPORTAGE CON LA MATITA – Raccontare i luoghi e le storie con il disegno e le parole, avrà luogo giovedì 26 marzo.
La mostra resterà aperta fino al 6 aprile 2015, per informazioni consultare il sito gamtorino.it
Immagine: Sergio Staino, Turista italiano occupante, 1981
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