Una mostra dedicata in primis alla memoria di un caro amico e poi al grande artista che tutti conoscono e amano: è questo il fulcro principale delle fotografie e dei video che compongono la mostra 20 anni con Pino (addòve!) pensata da Alessandro D’Urso per Pino Daniele, con la curatela di Roberta de Fabritiis.
La mostra fotografica racconta come la strada di Pino Daniele si sia incrociata con quella del giovane fotografo Alessandro D’Urso, focalizzandosi dunque anche sulle passioni e sulle sensazioni di un Pino più intimo ed inedito. Non a caso si tratta di scatti realizzati su pellicola e le imperfezioni diventano dunque il linguaggio nonché il mezzo per raccontare la storia e la musica di Pino Daniele da un punto di vista originale, con quel quel tocco che sfugge ai nativi digitali del nostro tempo.
Un percorso che si snoda tra storie di musica, amicizia, famiglia, che ha per questo inizio con un ingrandimento di un contact sheet, un provino a contatto che riporta anche i segni a matita del fotografo sia nella mostra quanto nel libro fotografico.
Anche il titolo è stato scelto per narrare al meglio non tanto la mostra quanto quella che potrebbe essere definita una reale testimonianza per immagini: Addòve è una parola chiave o meglio, tormentone, come è stata definita anche da Alessandro D’Urso e che Pino Daniele ripeteva scherzosamente agli amici.
20 anni con Pino (addovè) sarà visitabile fino al prossimo 10 gennaio negli spazi del PAN, Palazzo delle Arti di Napoli.
Rispondi