B.B. King, nome d’arte di Riley B. King, si è spento nel sonno nella notte tra il 14 e il 15 maggio 2015. Il Re del blues lascia 15 figli (avuti con altrettante donne) e quello che sarebbe stato l’unico grande amore della sua vita, la bellissima Lucille (la storica Gibson ES-355 custom nera).
Il bluesman, classe 1925, con 89 anni, 15 grammy awards e 70 album pubblicati alle spalle, nell’ultimo anno aveva avuto problemi di salute causati dal diabete, sfociati il mese scorso in un piccolo infarto.
Nella seconda metà del 2014 aveva già dovuto annullare una serie di concerti a seguito di una caduta dal palco a Chicago. A seguito dell’incidente, non mancarono le polemiche tra una figlia di B.B. King e la sua manager colpevole, a suo dire, di aver trascurato le condizioni di salute del suo assistito. L’accusa, arrivata in tribunale, non trovò però riscontro a causa della mancanza di prove.
Al di là delle polemiche, B.B. King lascia un vuoto immenso nella musica internazionale. Partito dai canti di lavoro del Mississippi e dal gospel, il suo leggendario stile musicale ha dettato le nuove regole del blues e della musica nera, condizionando gli artisti più influenti del ‘900. E non solo blues. Tra i tanti nomi famosi che hanno attinto a piene mani dagli assoli del compianto sono annoverati John Lennon, David Gilmour, Eric Clapton, Luciano Pavarotti, Richie Sambora, Phil Collins, Billy Ocean, Stevie Ray Vaughan, Etta James, James Brown, Jerry Lee Lewis, Ray Charles, Slash, U2, Billy Preston, Elton John, Mark Knopfler, Van Morrison, Aretha Franklin e tanti, tanti altri.
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