Il 15, 16 e 17 settembre sarà nei cinema italiani AMY, il documentario sulla vita di Amy Winehouse.
Realizzato dal regista britannico Asif Kapadia, già autore del docufilm su l’ex campione di automobilismo Ayrton Senna, questo documentario cerca di svelare attraverso immagini e fotografie di archivio inedite alcuni tratti della personalità di questa cantante scomparsa a soli 27 anni per un’overdose di stupefacenti.
La chiave di lettura del personaggio Winehouse, dice il regista Kapadia, sono le sue canzoni: “Tutto quello che dovevamo fare era svelare quei testi. Questa per me è stata la vera rivelazione: la scrittura di Amy. Tutti sanno come cantava, ma forse solo pochi si rendono conto di quanto scrivesse bene. Ha scritto testi e musica: tutto era suo“.
In effetti, testi come quelli di Rehab, il primo singolo di grande successo cantato dalla Winehouse, poco nascondevano della sua esistenza: “E’ successo qualcosa con Amy Winehouse. E io volevo capire come questo qualcosa potesse essere accaduto proprio davanti ai nostri occhi. Come può una persona morire così al giorno d’oggi? Non si è trattato di un episodio improvviso: in qualche modo sapevamo che sarebbe potuto accadere perché Amy stava percorrendo quella strada“.
Il film presentato fuoriconcorso al Festival di Cannes di quest’anno uscirà in Italia, grazie alla distribuzione di Nexo Digital e Good Films, il giorno dopo il compleanno della cantante britannica, nata a Londra, il 14 settembre 1983.
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