Il nuovo album dei Duran Duran è già di per sé una notizia. Il gruppo britannico era in silenzio discografico dal 2011, anno di pubblicazione di All You Need Is Now, il tredicesimo disco in studio.
Nonostante il nome dei Duran Duran sia legato molto di più agli anni Ottanta, nell’ultimo decennio hanno riprovato, con alterne conseguenze, a rimettersi in pista per riguadagnare le classifiche, cercando di cavalcare le mode musicali del momento.
In questi giorni la band ha dichiarato che per il suo nuovo lavoro si avvarrà di un musicista d’eccezione, il mitico John Frusciante, membro “ballerino” ma indimenticato dei Red Hot Chili Peppers. I Duran Duran hanno rivelato che, fosse dipeso da loro, avrebbero tenuto la notizia della collaborazione con Frusciante in serbo ancora per un altro po’, ma una fuga di informazioni li ha spinti a vuotare il sacco.
La cosa curiosa della realizzazione di questo album è che i musicisti non si sono mai incontrati tra loro, ma si sono scambiati tutto il tempo le tracce via internet. Simon Le Bon e soci inviavano al chitarrista i brani registrati, e lui contribuiva a distanza aggiungendo il suo sound. Nonostante questo scambio “epistolare” possa risultare abbastanza “freddo”, Nick Rhodes, il tastierista dei Duran Duran, ha dichiarato che lui e i suoi sono molto soddisfatti del “tocco magico” che John Frusciante ha conferito al loro lavoro.
A quanto pare, la collaborazione finisce qui, perchè per adesso non è previsto che il chitarrista parta in tour con i Duran. D’altra parte John non è famoso per affezionarsi molto ai gruppi con cui suona. Inoltre, è probabile che durante quest’anno sia impegnato anch’egli nel tour del suo ultimo album da solista, Enclosure, uscito agli inizi di aprile.
Se sotto il profilo musicale la band ha deciso di sperimentare, per quanto riguarda la produzione ha confermato la scelta di Mark Ronson, che li aveva già affiancati nel precedente album.
Per ora, i dettagli di questo singolare “mash up” sono custoditi negli hard disk dei Duran Duran, che riveleranno ulteriori informazioni a tempo debito lasciando il pubblico a friggere di curiosità per il progetto che, a prescindere dal risultato, è il più insolito che ci ha regalato il 2014 finora.
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