Presentato in anteprima al Sundance Film e al Festival internazionale del cinema di Berlino, sarà reso pubblico il prossimo 26 giugno il documentario What happened, Miss Simone?, prodotto da Netflix – la società statunitense che sta rivoluzionando il modo di intendere i servizi streaming, già produttrice delle serie tv cult House of Cards e Orange is the new black – e dedicato alla storia personale e artistica di Nina Simone.
What happened, Miss Simone? è il frutto del lavoro di Liz Garbus, già nota per aver diretto documentari sulle vite di Bobby Fischer e Marilyn Monroe. La regista ha potuto contare sulla collaborazione di amici e parenti di Nina Simone, sull’appoggio della figlia Lisa Simone Kelly (che del documentario è anche produttrice) e ha potuto lavorare su oltre cento ore di interviste rimaste fino ad oggi inedite, lettere della stessa Simone e altro materiale personale.
Il titolo dato al documentario è invece una citazione tratta da un testo della poetessa e attrice Maya Angelou, che nel 1970 scrisse: “Cosa è successo, Miss Simone? Cosa è successo ai tuoi occhi grandi che velocemente si offuscano per nascondere la solitudine? Alla tua voce che ha così poca tenerezza e che però trabocca d’impegno nelle battaglia della vita? Cosa ti è successo?”.
“In ‘What happened, Miss Simone?’ – ha dichiarato Lisa Nishimura di Netflix – Liz Garbus dipinge un quadro coraggioso e provocatorio di Nina Simone, presentata non solo come artista ma anche come attivista per i diritti civili: siamo fieri di fare in modo che tutto il mondo lo possa vedere”. Ed in effetti il ritratto che il documentario intende offrire dell’artista vuole essere totale: dal debutto al Newport Jazz Festival fino alla partecipazione alla Marcia di Selma in difesa della popolazione di colore e la sua vicinanza alle posizioni non pacifiste che le fecero dire, in polemica con Martin Luther King, “Non sono non-violenta”.
In attesa del rilascio ufficiale in streaming, Netflix ha diffuso su YouTube un primo trailer ufficiale del documentario.
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