Sebbene abbia all’attivo ben ventisette album, pubblicati in quasi quarant’anni di carriera, è noto che l’archivio di brani inediti di Prince sia di dimensioni praticamente colossali. A fare chiarezza sull’entità dell’archivio in questione, dopo anni di speculazioni e curiosità generali, c’ha pensato il giornalista e regista Mobeen Azhar nel documentario Hunting for Prince’s vault, trasmesso da Radio BBC 4 e reperibile qui.
Non è chiaro quando Prince abbia cominciato a conservare il materiale inedito, ma secondo Susan Rogers, ex tecnico del suono dell’artista, risalirebbe persino ai primi anni ’80: “Ho iniziato a lavorare con Prince nel 1983, quando si stava preparando a fare “Purple rain”. Mi venne in mente che sarebbe stato intelligente raccogliere tutti i suoi nastri in un unico posto. Sapevo che mancava molto materiale e divenne una specie di ossessione per me. Volevo che avessimo tutto quello che aveva inciso: questo archivio è la sua eredità, e va protetta”, ha dichiarato la Rogers ad Azhar, per poi svelare anche dove si troverebbe quest’archivio: “ Si trova in un caveau tipo banca, con una porta spessissima. E’ nel piano interrato della casa di Paisley Park. Quando me ne andai, nel 1987, era già quasi pieno. File e file di nastri con tutto quello che avevamo fatto. E non immagino neppure quanto materiale possano avere aggiunto, da allora”.
Per Brent Fisher, collaboratore del cantante da più di trent’anni, quelle contenute nell’archivio sono “canzoni quasi comiche, che Prince scriveva coi suoi suonatori di fiati”. “Ci sono tanti pezzi che lui ci mandava con il chiaro intento che non venissero mai pubblicati – ha spiegato Fisher – c’erano tante parti di fiati pazzesche e tanta sperimentazione coi campionamenti”.
Negli anni ’90 tutto il materiale conservato nell’archivio ha seriamente rischiato di andare perduto, avendo Prince espresso il desiderio di voler “bruciare tutto”, ma ancora oggi l’artista continua comunque ad incidere quotidianamente, ad ogni ora del giorno e della notte.
Se sarà mai possibile ascoltare le tracce conservate non è chiaro, ma solo nel 2014 Prince ha pubblicato – nello stesso giorno – gli album Plectrumelectrum e Art Official Age ed è probabile che parte del materiale contenuto in questi sia tratto dall’archivio.
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