Le Snap Galleries di Londra ospiteranno dal 9 giugno all’8 luglio 2015 The Kinks: Photographs And Artefacts, mostra fotografica interamente dedicata allo storico gruppo beat londinese degli anni ’60 attivo fino al 1996.
Di quasi quarant’anni di musica gli espositori hanno deciso di mettere in mostra i primi anni di vita dei Kinks in un periodo compreso tra il 1964 e il 1969. A raccontare questi cinque anni importantissimi – che rappresentano una svolta fondamentale nella musica del ‘900 – saranno le foto e le artwork firmate da Bruce Fleming, Val Wilmer, Bent Rej, Dezo Hoffmann, Mike Leale e Barrie Wentzell, per la prima volta riunite in un’unica mostra.
Pete Quaife e Mick Avory, si conquistarono una posizione rilevante sulla scena musicale internazionale con la pubblicazione di You really got me, i cui riff di chitarra elettrica distorta hanno rivoluzionato il modo di intendere e di suonare la chitarra, e con esso tutto ciò che ne consegue. Con il rabbioso impulso di squarciare l’amplificatore con una lametta “rovinandone” in modo permanente il timbro e con la semplicità tecnica del “power chord”, i Kinks hanno di fatto gettato le basi per l’hard rock e il punk. E ancora: con il brano See my friends, scritto dopo un tour asiatico, si gettano le prime basi del pop inglese con contaminazioni orientali con geniali effetti a catena che ricordano il suono di un sitar… svariati anni prima che un certo quartetto di Liverpool scrivesse Norwegian wood e diversi decenni prima che un giovane gruppo inglese chiamato Kula Shaker ne facesse un vero e proprio marchio di fabbrica. Parecchi anni prima che gli Oasis riportassero in tv le marcette funebri (Dead end Street) e prima che la new wave si opponesse alla precettistica tecnica del progressive (che sarebbe “nato” di lì a poco) c’erano i Kinks.
Il motivo per cui non ricordiamo i Kinks quanto i colleghi britannici più illustri dell’epoca
La sregolatezza e il senso dell’humour tipicamente inglese dei Kinks non trovano espressione solo nella musica nelle sue infinite varianti, ma anche nello “scarso” buon gusto nel vestire (in inglese kinky) quasi glam; e la mostra The Kinks: Photographs And Artefacts sottolinea anche questo, attraverso le early sessions e i vari behind the scenes.
Per ulteriori informazioni consultare il sito della galleria.
Foto: Konvertible Kinks, Mike Leale, 1967
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