Lo Stato Sociale al grido di: “Cinque disc is megl che uan”, come recitava un famoso spot, annuncia un’iniziativa degna della loro originalità. In vista della loro partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, ognuno dei cinque membri della band pubblicherà, ogni settimana, il proprio EP. Un’ottima mossa per caricare di hype l’atteso ritorno alla kermesse dopo il trionfo del 2018 con Una vita in vacanza, che gli valse il secondo posto e la consacrazione al successo nazionalpopolare.
L’operazione, però, è anche un modo per dare più spazio ai singoli componenti de Lo Stato Sociale, che per la prima volta hanno la possibilità di mostrare un lato più personale di sé, scegliendo in autonomia collaboratori, produttori e ospiti, cimentandosi in un volo in solitaria.
Ad inaugurare questa maratona discografica pre-sanremese è Bebo. Il suo omonimo EP è uscito venerdì 29 gennaio su tutte le principali piattaforme di streaming.
I cinque brani proposti da Bebo mettono in evidenza la sua abilità con sequencer, percussioni e synth, di cui peraltro ci si era già accorti fin dal primo momento con Lo Stato Sociale. Nemmeno i testi si discostano molto dai temi e dallo stile che caratterizza il gruppo: riflessioni pungenti sulla società, su questioni di attualità e sulle contraddizioni dei Millenials.
È chiaro che Bebo sia oramai un artista veterano in grado di confezionare un prodotto discograficamente valido, tuttavia, il risultato finale manca molto di originalità e di personalità, ovvero delle qualità che sarebbero dovute emergere da quest’operazione.
Fin dalle prime note di Bebo, infatti, è palese l’influenza degli Offlaga Disco Pax, lo storico gruppo emiliano a cui l’indie italiano – in particolare Lo Stato Sociale – deve moltissimo in termini di costruzione di testi e di attitudine. Bebo non condivide le atmosfere meste e i testi cupi degli Offlaga e si muove in un immaginario sonoro più concitato, ma il modo in cui articola e canta i testi non riesce ad evitare all’ascoltatore il paragone incessante con il gruppo di Max Collini e con lo stile dei primi lavori de Lo Stato Sociale.
Forse il brano che funziona di più è Fantastico!, accompagnato da I Botanici. È il pezzo più autentico, dove i bpm rallentano e Bebo tratteggia l’immagine di se stesso seduto su una panchina, lasciandosi andare ad un’intima riflessione.
L’iniziativa dei cinque album per i cinque membri sicuramente stupisce, ma la prova di Bebo lascia freddini. È un esperimento facile che sembra rivolgersi in modo specifico al nutrito pubblico de Lo Stato Sociale, fedele amante della formula stilistica che ha reso il gruppo bolognese così popolare.
Mente ci si domanda se e per Lo Stato Sociale non sia arrivato il momento di alzare l’asticella e uscire dalla comfort zone, però, la curiosità verso gli EP di Lodo, Albi, Checco e Carota non viene scalfita. La missione, quindi, può considerarsi in ogni caso riuscita.
La tracklist di Bebo:
1) La Senti Questa Forza?
2) Fantastico!
3) 2020: Fuga Dall’Aperitivo
4) Prima Che Tu Dica Pronto
5) Sono Libero
Rispondi