“Il re del rock and roll compie ottanta anni e Spotify lo celebra con una duplice iniziativa”: sarebbe questo un titolo di giornale se Elvis Presley non fosse già morto e non fossero passati trentotto anni dalla sua scomparsa, avvenuta per arresto cardiaco nel 1977.
Nonostante siano passati tanti anni dalla fine della celeberrima icona della musica rock non stupisce affatto che ancora si parli di lui e della sua musica, così come della sua influenza rispetto alle generazioni successive. E’ quindi con la consapevolezza di celebrare un dio della musicache Spotify ha lanciato, in occasione del suo compleanno, una app, chiamata The Elvis Influence, e un’audiografica, The Elvisualization.
Come è facilmente intuibile, lo scopo del progetto è quello di scoprire attraverso l’utilizzo di un sotfware quale legame sussiste tra Elvis e i musicisti contemporanei. Inserendo infatti il nome di un qualunque artista nell’app The Elvis Influence, diventa possibile capire se questi è stato influenzato dalla musica di Elvis e in che modo. Per realizzare questa applicazione Paul Lamere, direttore della piattaforma di sviluppo alla The Eco Nest di Spotify, ha inserito nel software i dati di quegli artisti che – secondo il database di Rovi Editors, che raccoglie ricerche e interviste di questo genere – erano direttamente legati alla musica di Presley o ne erano stati ispirati. Si è scoperto così che grandi artisti del passato, così come cantanti di generi musicali diversi, sono stati tutti in qualche modo influenzati dal cantante di Memphis.
Per rendere più coinvolgente l’iniziativa è stata anche proposta l’audiografica The Elvisualization, che attraverso una griglia grafica permette all’utente di scovare personalmente quale gruppo moderno è stato influenzato da Elvis e per mezzo di chi.
Al lancio di questi programmi è stata affiancata poi una ricerca, condotta sempre da Spotify, sui paesi dove la musica di Elvis è maggiormente ascoltata e che ha visto primeggiare il Cile, seguito da Brasile, Argentina e Paesi Bassi.
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