Ci sono diversi motivi per i quali chi si occupa di musica dovrebbe interessarsi a Shepard Fairey aka Obey Giant.
In primis perché non molti anni fa tutti noi abbiamo indossato un cappellino o una felpa targati Eminem e se non l’abbiamo indossato in prima persona, di certo leggevamo quel nome ovunque, persino sui jeans. Anche se non tutti l’adoravano, Eminem era di moda, e poco importava se si conoscessero o meno le sue canzoni.
Oggi si può dire avvenga lo stesso proprio con Obey, perché sono tanti, tantissimi, i ragazzini che indossano gadget con il suo pseudonimo, ignorando, il più delle volte, l’attività artistica che l’ha condotto al successo.
Per questo la mostra inaugurata il 6 dicembre scorso presso il Palazzo delle Arti di Napoli, dà a tutti la possibilità di conoscere quello che Obey ha realizzato nel corso del tempo, dai suoi lavori politici e sociali (come la nota immagine di Barack Obama, divenuta vero e proprio manifesto di una propaganda politica negli Stati Uniti d’America) a quelli dedicati, per restare in tema, alla musica.
E il suo legame con la musica è indiscutibile. Non solo per il fatto che sia nato come street artist, e che dunque come tale, sia cresciuto con la musica di strada ossia l’hip hop. Ma anche perché al suo nome possono essere legati gruppi come i Rolling Stones e i Led Zeppelin (per i primi Obey ha ridisegnato la nota linguaccia rossa in occasione del cinquantesimo anniversario della band).
Per questo, come è giusto che sia, la mostra Shepard Fairey #Obey indaga anche quest’aspetto, ossia il rapporto dell’artista con la musica dagli sessanta fino a quella a noi più vicina.
Joe Strummer, Bob Marley, Danzig, Tupac e LL Cool J sono solo alcuni dei nomi presenti all’esposizione con una serie di ritratti realizzati dall’artista, e degne di nota anche le due Fender completamente ridisegnate in pieno stile Obey.
La mostra, organizzata da Luca Giglio dell’associazione Password Onlus e curata da Massimo Sgroi, è la prima grande retrospettiva dedicata a Shepard Fairey in Europa e sarà visitabile fino al prossimo 28 febbraio.
Shepard Fairey #Obey
PAN | Palazzo delle Arti di Napoli – Palazzo Roccella (via dei Mille 60)
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