Si intitola Oasis – Manchester: the story so far la mostra organizzata dalla galleria Ono arte Contemporanea di Bologna per celebrare gli Oasis in occasione del ventennale del loro album di esordio Definetely Maybe.
Inaugurato l’11 dicembre scorso, l’allestimento prova a tracciare un percorso fotografico delle origini del Britpop, fenomeno musicale nato in Gran Bretagna intorno alla metà degli anni Novanta, e dei gruppi che lo hanno composto.
Prendendo inizio dal 1996 – anno in cui gli Oasis lasciano la nativa Manchester per stabilirsi a Londra – e poi proseguendo a ritroso nel tempo fino al 1976 – anno in cui si formarono i Joy Division di Ian Curtis – la mostra rievoca gli anni d’oro della città britannica, quando band come i Joy Division, i The Smiths e gli Stone Roses rianimarono la scena musicale nazionale.
Le foto di Jill Furmanovsky, Martin O’Neill, Pierre René-Worms e Stephen Wright delineano un quadro più veritiero della situazione culturale di Manchester di quegli anni, tacciata spesso come una cittadina arida e culturalmente inerte rispetto alla più dinamica Londra.
A. T.
Foto: © Jill Furmanovsky
Oasis – Manchester: the story so far
ONO Arte Contemporanea
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