E’ stata inaugurata il 25 settembre alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la mostra Roy Lichtenstein. Opera Prima dedicata al grande pop-artist americano degli anni Cinquanta e Sessanta.
Sono passati ben cinquantanni dall’ultima mostra organizzata in Italia – nel 1964 sempre a Torino – su Roy Lichtenstein che in Europa, ad eccezione della mostra sui suoi disegni al Museo Pompidou di Parigi nel 1975 e al Museo de Arte Abstracto Español nel 2005, ha sempre goduto di un’attenzione solo marginale da parte della critica artistica.
Questa marginalità che ha discretamente pesato sull’orgoglio dell’artista: “In quasi mezzo secolo di carriera (dagli anni ’40 al 1997 n.d.r.) ho dipinto fumetti e puntini per soli due anni. Possibile che nessuno si sia mai accorto che ho fatto altro?“. Oggi riceverebbe dalla Fondazione Torino Musei, che gestisce e finanzia le attività del GAM, una clamorosa e perentoria smentita.
Infatti stando alle parole di Dorothy Lichtenstein, presidente della Fondazione intitolata al grande artista americano, è la prima volta che viene organizzata una retrospettiva così corposa e variegata sull’opera di suo marito: “La più bella e completa esposizione mai fatta dei suoi disegni. Roy sarebbe felice, se non addirittura imbarazzato, per la profondità della ricerca”.
Effettivamente per questa mostra il curatore Danilo Eccher è riuscito nella brillante impresa di ottenere da molti illustri musei americani come il MoMa e il Whitney Museum di New York, la National Gallery di Washington e l’Art Institute di Chicago, e naturalmente da diversi collezionisti privati, il consenso al prestito di molte opere necessarie per l’allestimento.
Sono in totale ben 235 – tra disegni, fotografie, dipinti e persino video – le opere di questa rassegna che ha per oggetto il concetto di “Prime Idee”. Le idee primigenie, le idee che danno origine a opere sviluppate in un secondo momento, e le variazioni del processo creativo sono le tematiche approfondite in questa mostra che cerca di ricostruire anche le fonti letterarie da cui Roy Lichtenstein attinge.
La mostra, finanziata oltre che dalla GAM anche da Skira Editore, sarà aperta fino al 25 gennaio 2015.
Roy Lichtenstein – Opera Prima
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
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