A quattro anni di distanza dal loro ultimo album (No Line on the Horizon) gli U2 sono tornati con un nuovo brano, Ordinary Love.
La canzone è stata realizzata per la colonna sonora del film Mandela: Long Walk to Freedom, ispirato all’omonima autobiografia del leader del movimento rivoluzionario anti-apartheid ed ex Presidente del Sudafrica.
“Quando ho chiesto agli U2 se gli andava di fare una canzone per il film ho ricevuto il ‘sì’ più veloce che abbia mai sentito”, ha dichiarato Harvey Weinstein, uno dei produttori.
Il video di Ordinary Love, diretto dal regista Oliver Jeffers, è stato pubblicato il 21 novembre scorso sulla pagina facebook ufficiale del gruppo.
La musica che l’accompagna è contraddistinta da un riff di pianoforte che si adagia su una corposa linea di basso, con pochi ricami di chitarra elettrica, dando vita ad un sound toccante e a tratti malinconico, tradizionalmente riconoscibile in molti lavori della band irlandese.
Il testo della canzone è un inno all’amore nella sua più semplice essenza, un inno a riscoprirne “l’ordinarietà”, per ritrovare – o meglio, per farsi ritrovare da – quella tanto desiderata “bellezza perduta” a cui si fa riferimento nei primi versi (All the beauty that’s been lost before/ Wants to find us again).
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
Queste parole, nel video, vengono scritte sulla carta, sul legno, sulla pelle, sulla stoffa, sui muri, sui vetri, perché quel messaggio d’amore viaggi senza fermarsi (Your heart is on my sleeve/Did you put there with a magic marker?/For years I would believe/That the world couldn’t wash it away).
Non si sa ancora se Ordinary Love farà parte del nuovo lavoro degli U2 che, secondo Billboard, dovrebbe uscire ad aprile.
Il disco in arrivo è stato registrato presso gli Electric Lady Studios di New York, voluti da Jimi Hendrix e progettati dall’architetto e tecnico del suono John Storyk secondo le sue richieste.
Adam Clayton, il bassista della band, ha descritto i brani come “un ritorno ai suoni dei vecchi U2, ma con la maturità che il gruppo ha raggiunto negli ultimi dieci anni”.
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