Si è tenuta stanotte al Kodak Theatre di Los Angeles l’88a edizione della cerimonia degli Oscar.
La serata, condotta dal comico Chris Rock, ha visto finalmente trionfare come miglior attore protagonista il plurinominato Leonardo Di Caprio, protagonista di uno dei film più celebrati di questa stagione, The Revenant di Alejandro G. Iñárritu, che ha conquistato per la seconda volta consecutiva il titolo di miglior regia dopo il successo dell’anno scorso di Birdman.
A contendere questo titolo a Iñárritu c’era anche il sorprendente George Miller che con Mad Max: Fury Road ha estasiato critica e pubblico riuscendo ad aggiudicarsi contemporaneamente l’Oscar come miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, miglior scenografia, miglior costumi e miglior trucco, sottraendo a The Revenant ma soprattutto a The Danish Girl la gioia di emergere tra le meastranze artistiche.
E proprio grazie all’interpretazione del personaggio femminile di Gerda in The Danish Girl che Alice Vikander, alla sua prima nomination, ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista, premio inaspettato tanto per lei quanto per Brie Larsson vincitrice invece dell’Oscar come miglior attrice protagonista per il suo ruolo in The Room. A meravigliare il pubblico è stata anche la vittoria di Mark Rylance per il suo ruolo come spia sovietica nel film Il ponte delle Spie.
Tra i premi tecnici spicca la terza vittoria del direttore della fotografia di The Revenant Emmanuel Lubezki, già vincitore per Gravity nel 2013 e Birdman nel 2014, mentre il premio come miglior sceneggiatura non originale è andato a La Grande Scommessa degli sceneggiatori Charles Randolph e Adam McKay.
A conquistare invece il titolo per la migliore sceneggiatura originale sono stati Josh Singer e Tom McCarthy per Il caso Spotlight vincitore dell’ambito Oscar come miglior film.
In una serata che ha visto omaggiare le diverse personalità del mondo cinematografico scomparse nell’ultimo anno, tra cui anche lo sceneggiatore e regista italiano Ettore Scola, c’è stato l’intervento del vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden che, introducendo la perfomance di Lady Gaga autrice del brano Til it happens to you, candidato come miglior singolo per il film documentario The Hunting Ground – titolo vinto da Sam Smith per Writing’s On The Wall del film Spectre – ha esortato la platea e tutto il pubblico in ascolto a combattere la piaga del femminicidio.
Per l’Italia, in un’edizione povera di nostri rappresentati, ha trionfato con tanto di standing ovation della sala il maestro Ennio Morricone compositore della colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
Vanno a Stutterer di Benjamin Cleary e Serena Armitage e a Bear Story di Gabriel Osorio e Pato Escala – che entrano di diritto nella storia del Cile essendo i primi vincitori di un tale premio – rispettivamente gli Oscar come miglior cortometraggio e miglior cortometraggio animato mentre come da pronostico Inside Out ha vinto nella categoria miglior film di animazione.
L’elenco di tutti i vincitori è disponibile sul sito ufficiale della Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
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