Quattro street artist sono stati chiamati a reinterpretare il concetto di libertà per la prima collettiva di Wunderkammern a Milano che indaga l’importante rapporto tra individualità e identità di gruppo, popolo o comunità: Freedom as Form.
A farlo sono stati BR1 (Italia), Alexis Diaz (Porto Rico), Eron (Italia), Faith47 (Sudafrica), tutti esponenti noti del movimento. Ognuno di essi si è fatto portavoce di un modo contemporaneo di tradurre un concetto alto, complesso e immateriale, come solo un ideale può e deve essere.
Punti di vista soggettivi, certamente influenzati dalle diverse provenienze, formazioni e viaggi. Si tratta del resto di artisti che hanno fatto della libertà espressiva il punto focale della propria arte.
L’italiano BR1 è da sempre vicino alle tematiche sociali. La sua arte ha raccontato dell’immigrazione, della discriminazione di genere, della tensione tra modernità e tradizione, dell’impatto del sistema capitalistico su altre culture e società. Generalmente tutto ciò è comunicato tramite i suoi grandi poster colorati collocati negli spazi riservati ai cartelloni pubblicitari affinché l’osservatore possa fruirne autonomamente e riflettere attivamente su questi argomenti. Anche Eron è italiano ed è considerato un pioniere della scena del writing. La sua sapiente padronanza della vernice spray permette di ottenere un effetto sfumato e delicato tramite il quale Eron ha saputo raccontare storie fatte di personaggi e di persone.
Le metamorfosi, le combinazioni animali, il mondo nei mondi, le forme organiche sono invece alla base dal lavoro di Alexis Diaz, maestro di una pittura meticolosa fatta di inchiostro e vive pennellate; le figure di Faith47, invece, sembrano sempre liberarsi da corpi solidi più mastodontici, più forti. In grado di creare contrasti tra la freddezza del cemento e sensibilità umana e forza animale, Faith47 presenterà per la mostra Freedom as Form opere di grafite e inchiostro su carta, finanche una video-installazione.
Dall’aria aperta si passa così agli spazi di una galleria, portando il mondo esterno all’interno di uno spazio intimo. I lavori degli artisti diventano eco di un lunghissimo ragionamento storico, filosofico ed intellettuale che vede nella naturalezza e nella spontaneità della street art il modo più genuino e schietto per raccontare un concetto senza forma ma ricco di contenuto.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 10 agosto. Per tutte le informazioni, cliccare qui.
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