La trasformazione e l’evoluzione delle immagini del nostro tempo sono un perno fondamentale della nostra epoca. Forse è anche per una passione tornata fortemente in auge tra curiosi ed esperti che si rafforzano sempre più le figure dei fotografi del secolo scorso, sia con la nascita di gallerie ad hoc quanto con una serie di interessanti mostre.
Il calendario sempre molto fitto dimostra come le esposizioni fotografiche riscuotano ampio successo. Una delle ultime è dedicata ad Albert Watson ed è ospitata negli spazi della Christophe Guye Galerie di Zurigo: si intitola ‘Roids! e sarà visitabile fino al prossimo 14 novembre.
Albert Watson si è avvicinato alla fotografia nel 1970 e da allora ha immortalato grandi artisti del cinema e della musica, proprio come il primo e famoso ritratto realizzato ad Alfred Hitchcock per Harper’s Bazar. In seguito è stato autore di più di duecento copertine di Vogue e circa quaranta di Rolling Stone.
Le fotografie esposte ripercorrono la carriera del celebre fotografo e del metodo di studio che l’ha reso famoso: utilizzare prima la Polaroid per verificare luce e composizione della fotografia per poi scattare con la sua altrettanto nota Hasselbad.
Le fotografie di Albert Watson giungono a Zurigo con una nuova luce e un nuovo allestimento dopo aver toccato già altre città d’Europa, con la speranza, per molti, che i suoi scatti possano giungere molto presto anche in Italia.
Foto: Kate Moss, Marrakech, 1993, © Albert Watson / Courtesy of Christophe Guye Galerie








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